Comincio col presentarmi; visto che la convenzione vuole che si dia un nome, sono Nemo.
No, non sono un capitano. E neppure un pesciolino.
Sono Nemo, e basta.
Arrivato alla soglia dei sessant'anni, una vita passata a militare (e soffrire, e sputare sangue) a destra, sono infine approdato attraverso un percorso interiore non semplice (anzi, abbastanza travagliato) ad abbracciare la rinata idea del Territorio Libero di Trieste (TLT).
Questo percorso interiore mi ha convinto non solo della validità dell'idea del TLT, non solo della "compatibilità" del TLT con la mia militanza a destra, ma che addirittura il TLT ne è la logica conclusione; e che per chiunque militi a destra - indifferentemente l'accezione che si voglia attribuire a questa militanza - sostenere il TLT è la scelta migliore e doverosa in questi tempi.
Del TLT mi ritengo un sostenitore, ma non un militante: nel mio significato di "militanza", alla causa del TLT dovrei dedicare 20 ore al giorno, ed una quantità di energie che, alla mia età, non ho più... quindi, mi limito a sostenerlo per quanto mi è possibile, ma dichiarmi "militante" sarebbe sminuente nei confronti di chi questa militanza la pratica effettivamente.
"Militare a destra" è un termine non ben definito, che si presta a molte interpretazioni; molte sono le "destre" (o, diciamo, ci sono molte sfumature di nero); cercherò quindi di affrontare il discorso con un minimo di sistematicità, ma prevedo già che i discorsi mi porteranno spesso fuori dai binari prefissati.
Non fa niente, si sono abituato.
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