Nella militanza a destra è comune l'ossequio ed il rispetto alla Tradizione.
Non è certamente questo il luogo adatto per definire la Tradizione (fiumi di inchiostro sono stati spesi a questo proposito, da autori senz'altro più autorevoli e capaci di me)
Tuttavia è un "qualcosa" che spesso il militante sente "a pelle", in maniera indefinita ma comunque pressante, rifacendosi alla stessa in maniera istintiva, talvolta confusa ma comunque sempre coerente.
Se sei un giovane militante, o se cuoi metter un po' d'ordine in questo tuo confuso "modo di sentire", sappi che ci sono due autori che hanno già affrontato l'argomento in maniera completa, e la cui lettura - anche se non semplice - ti sarà illuminante.
Questi due autori sono René Guénon e, ancor più, Julius Evola.
Di entrambi gli autori non è necessario - come accadeva una volta - dover andare a caccia delle opere per mercatini strani, o attraverso fotocopie ricevute da amici: di entrambi, le opere sono correntemente pubblicate, in buone edizioni, a prezzi ragionevolissimi ed abbordabilissimi. Diciamo che, con poche centinaia di euro, potete riempirvi due scaffali completi della libreria, con testi che vi impegneranno per il resto della vostra esistenza ad esser assimilati e compresi. E, se avete meno di quarant'anni, a meno di una qualche malattia incurabile vi resta ancora il tempo per riuscire a costruirvi una conoscenza abbastanza approfondita dell'argomento (anche se non esaustiva).
Potete cominciare, ad esempio, con "Rivolta contro il mondo moderno": è vostro per 21 euro. Vi impegnerà per la prima lettura per un paio di settimane, ma impiegherete dieci anni a comprenderlo.
Comunque, se riconoscete dentro di voi il sentire e fluire della Tradizione, se siete già riusciti a dare un minimo d'ordine a questo confuso sentire attraverso adeguate letture, allora è il momento (se non lo avete già fatto) di affrontare la lettura di "Cavalcare la Tigre"
Se lo avete letto e lo avete compreso, allora vi sarete già resi conto che il TLT è una scelta ovvia, coerente, logica.
Non vi pare sia così?
Rileggetelo. E rileggetelo ancora.
Se non trovate la logica nel sostenere il TLT, significa semplicemente che non lo avete capito.
Sforzatevi e rileggetelo con maggior attenzione.
Non ci siete ancora arrivati?
OK, significa che per voi la Tradizione è solo un confuso sentire, ma che non siete fatti per questo Sentiero.
Non fa nulla, non è per tutti. Provate magari ad impegnarvi di più nello studio, e forse ci arriverete - ma non è detto. Il Sentiero è aperto a tutti, ma non è da tutti percorrerlo.
giovedì 8 agosto 2013
Perchè questo blog?
Comincio col presentarmi; visto che la convenzione vuole che si dia un nome, sono Nemo.
No, non sono un capitano. E neppure un pesciolino.
Sono Nemo, e basta.
Arrivato alla soglia dei sessant'anni, una vita passata a militare (e soffrire, e sputare sangue) a destra, sono infine approdato attraverso un percorso interiore non semplice (anzi, abbastanza travagliato) ad abbracciare la rinata idea del Territorio Libero di Trieste (TLT).
Questo percorso interiore mi ha convinto non solo della validità dell'idea del TLT, non solo della "compatibilità" del TLT con la mia militanza a destra, ma che addirittura il TLT ne è la logica conclusione; e che per chiunque militi a destra - indifferentemente l'accezione che si voglia attribuire a questa militanza - sostenere il TLT è la scelta migliore e doverosa in questi tempi.
Del TLT mi ritengo un sostenitore, ma non un militante: nel mio significato di "militanza", alla causa del TLT dovrei dedicare 20 ore al giorno, ed una quantità di energie che, alla mia età, non ho più... quindi, mi limito a sostenerlo per quanto mi è possibile, ma dichiarmi "militante" sarebbe sminuente nei confronti di chi questa militanza la pratica effettivamente.
"Militare a destra" è un termine non ben definito, che si presta a molte interpretazioni; molte sono le "destre" (o, diciamo, ci sono molte sfumature di nero); cercherò quindi di affrontare il discorso con un minimo di sistematicità, ma prevedo già che i discorsi mi porteranno spesso fuori dai binari prefissati.
Non fa niente, si sono abituato.
No, non sono un capitano. E neppure un pesciolino.
Sono Nemo, e basta.
Arrivato alla soglia dei sessant'anni, una vita passata a militare (e soffrire, e sputare sangue) a destra, sono infine approdato attraverso un percorso interiore non semplice (anzi, abbastanza travagliato) ad abbracciare la rinata idea del Territorio Libero di Trieste (TLT).
Questo percorso interiore mi ha convinto non solo della validità dell'idea del TLT, non solo della "compatibilità" del TLT con la mia militanza a destra, ma che addirittura il TLT ne è la logica conclusione; e che per chiunque militi a destra - indifferentemente l'accezione che si voglia attribuire a questa militanza - sostenere il TLT è la scelta migliore e doverosa in questi tempi.
Del TLT mi ritengo un sostenitore, ma non un militante: nel mio significato di "militanza", alla causa del TLT dovrei dedicare 20 ore al giorno, ed una quantità di energie che, alla mia età, non ho più... quindi, mi limito a sostenerlo per quanto mi è possibile, ma dichiarmi "militante" sarebbe sminuente nei confronti di chi questa militanza la pratica effettivamente.
"Militare a destra" è un termine non ben definito, che si presta a molte interpretazioni; molte sono le "destre" (o, diciamo, ci sono molte sfumature di nero); cercherò quindi di affrontare il discorso con un minimo di sistematicità, ma prevedo già che i discorsi mi porteranno spesso fuori dai binari prefissati.
Non fa niente, si sono abituato.
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